Eventi

06-08.04.2022 - Evento ARTE SOSTENIBILE

Da mercoledì 6 aprile a venerdì 8 aprile 2022, sotto la direzione artistica del critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico, Ethicando Association e ARD&NT Institute (Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano), in collaborazione con il Comune di Milano, hanno organizzato con grande successo alcuni eventi a Milano, che hanno avuto come protagonista l’arte del veronese Arvedo Arvedi e quella dell’americano John David Mooney, l’una figlia dell’altra, tra loro collegate dal leitmotiv della sostenibilità.

Mercoledì 6 aprile e giovedì 7 aprile 2022, presso la Sala Alessi e la Sala degli Arazzi di Palazzo Marino, in piazza della Scala n. 2 a Milano, sono state esposte N. 20 opere dell’artista veronese Arvedo Arvedi e si è svolto un convegno internazionale dal titolo ARTE SOSTENIBILE, nel cui ambito è stato presentato il libro dal titolo ARTE SOSTENIBILE. TRANSMEDIALITA' DELL'ARTISTA ARVEDO ARVEDI, edito da Silvana Editoriale (2022) e curato da Marco Eugenio Di Giandomenico, con vari interventi di esperti d'arte (Massimiliano Marafon Pecoraro, Raffaella Salato, Diana Alessandrini, Riccardo Maria Braglia) e un’intervista a John David Mooney.

Venerdì 8 aprile 2022, John David Mooney e Arvedo Arvedi hanno tenuto una lectio magistralis presso la Sala Napoleonica dell’Accademia di Belle Arti di Brera, diretta dai docenti Domenico Nicolamarino e Marco Eugenio Di Giandomenico, con la partecipazione in presenza e online degli studenti di alcuni corsi dell’accademia, e con l’intervento di varie personalità della cultura.

L’evento, nelle sue variegate declinazioni (espositive, didattiche, scientifiche, artistiche, etc.), ha avuto come fil rouge l’analisi di alcuni aspetti della sostenibilità dell’arte, argomento per sua natura multidisciplinare esplorato da illustri accademici ed esperti. In particolare, sono state indagate le nuove modalità espressive delle arti in chiave sostenibile nell’era delle nuove tecnologie, sia in termini di bridging (ponti) tra i diversi linguaggi creativi, sia in termini valoriali, vale a dire in termini di capacità dell’opera d’arte di farsi portavoce di un messaggio sociale e/o di promozione artistico-culturale sostenibile con ricadute positive sulla collettività e su tutti gli stakeholder coinvolti.

La produzione artistica di Arvedo Arvedi, “discepolo” dell’artista ambientale americano John David Mooney, entrambi presenti all’evento, è stata selezionata, anche in termini retrospettivi, come case history delle più attuali tendenze transmediali sostenibili dell’arte contemporanea.

Sulla tematica sono intervenuti all’evento, tra gli altri, oltre al curatore artistico Marco Eugenio Di Giandomenico, Filippo Barberis, Consigliere Comune di Milano, Roberto Favaro, musicologo e già vice direttore dell’Accademia di Brera, nonché direttore del master SOUNDART dell’ARD&NT Institute, Robert Allegrini, Presidente del NIAF (National Italian American Foundation) di Washington, D.C. (USA), Domenico Nicolamarino (docente all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano), Riccardo Maria Braglia (critico d’arte), Massimiliano Marafon Pecoraro (storico dell’arte), Marzio Dallagiovanna (Vice Presidente e Tesoriere del Comitato Esecutivo del Segretariato Permanente del World Summit of Nobel Peace Laureates), Annaluce Licheri (Presidente Associazione Italia In Testa), Franco Scepi (Responsabile Arte e Cultura della Fondazione Gorbachev), oltre a varie personalità dell’arte e della cultura.

L’evento, che ha goduto delle emozionanti performance musicali del M° Matteo Bensi (voce solista e fisarmonica) e del M° Attilio Rubba (pianoforte) in omaggio a Ennio Morricone e alla musica italiana famosa nel mondo, è stato supportato mediaticamente dalla piattaforma di comunicazione internazionale Betting On Italy (BOI), la quale promuove iniziative culturali e artistiche su temi di valorizzazione e promozione del made in Italy nel mondo.

Si ringraziano Carmela e Rebecca Nicolamarino per il contributo di interpretariato, Elisabetta Migliorini per i servizi fotografici, Paco Palmariggi per il dressing style di alcune personalità intervenute, Eby Elena Toffoloni per i social media, Andrea Baldini per i promo video.

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Per informazioni e prenotazioni:

Associazione ETHICANDO, via Uberto Visconti Di Modrone n. 38 – 20122 Milano

E-mail: info@ethicando.it - www.ethicando.it 

Web link prenotazioni:

https://www.eventbrite.com/e/arte-sostenibile-esposizione-delle-opere-dellartista-arvedo-arvedi-tickets-302846420797

28.03.2022 - IL MITO DEL GRAAL. RIFLESSIONI SUGLI ATTUALI DRAMMI SOCIALI

14-27.01.2022 - Mostra personale MEMORY & TREMOR dell’artista ADRIANO SEGARELLI

MEMORY & TREMOR è la mostra personale dell’artista Adriano Segarelli presso l’ex Studio di Piero Manzoni (attualmente Studio Zecchillo), in via Fiori Chiari n. 16 a Milano, curata dal critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico, organizzata da Ethicando Association di Milano con il patrocinio dell’ARD&NT Institute (Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano).

L’iniziativa è promossa dalla piattaforma di comunicazione internazionale Betting On Italy (BOI).

La mostra, costituita da sette opere d’arte tra dipinti e sculture, è inaugurata venerdì, 14 gennaio 2022, ore 15:00-19:00, e si protrae fino a giovedì, 27 gennaio 2022.

20.11.2021 - Mostra Personale L'ARTE DELLA PANDEMIA di STEFANIA BOLOGNESE

L’ARTE DELLA PANDEMIA

Espressioni Creative Sostenibili nell’Era della Grande Pandemia

Mostra Personale dell’Artista Stefania Bolognese

Curatore artistico: Marco Eugenio Di Giandomenico

Exhibit assistant: Elisabetta Branco

Sabato, 20 Novembre 2021, Ore 16:00-20:00

Palazzo Ferrajoli, Piazza Colonna n. 355 – 00187 Roma

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COMUNICATO STAMPA

L’evento dal titolo L’ARTE DELLA PANDEMIA è organizzato da ETHICANDO Association di Milano con il patrocinio dell’ARD&NT Institute (Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) e la direzione artistica del critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico, teorico dell’arte sostenibile.

L’evento, che gode del sostegno di alcune aziende salentine, tra cui Eurolive e l’Associazione di Formazione Globale (AFG), e del patrocinio di vari enti e istituzioni culturali, tra cui Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, Comune di Carpignano Salentino, Fondazione Palmieri Onlus, consiste in una conferenza di approfondimento dei più pregnanti aspetti di sostenibilità dell’arte contemporanea soprattutto nell’era della grande pandemia, e nella mostra personale di alcune opere dell’artista salentina Stefania Bolognese.

L’iniziativa è promossa dalla piattaforma di comunicazione internazionale Betting On Italy (BOI).

Ogni epoca storica ha declinato una propria nozione di “arte” tanto nelle produzioni artistiche tanto nei dibattiti di intellettuali, filosofi, critici e politici, dimostrando quanto trattasi di una tematica di impossibile definitiva soluzione, essendo ancorata necessariamente alle modalità espressive della creatività e alle variegate declinazioni che gli artisti pongono in essere dagli albori dell’umanità, anche in relazione al progresso delle tecniche e all’emersione di nuove abilità.

Il terzo millennio è all’insegna delle cosiddette nuove tecnologie, che con il loro sviluppo incessante e repentino cambiano in continuazione le carte in tavola, riproponendo quanto mai nel passato una problematica di sostenibilità dell’arte, anche per le generazioni future. Nell’epoca contemporanea, inoltre, emerge la questione della valorialità dell’arte – un altro pilastro della nozione di sostenibilità dell’arte - vale a dire se il connubio aristotelico del bello/buono sia o meno connotato imprescindibile di un’opera d’arte, se la “verità” ricercata da Auguste Rodin non può che ritrarsi da un messaggio edificante di cui l’opera d’arte stessa diventa medium per l’umanità.  

«Nel secolo scorso – commenta il curatore Marco Eugenio Di Giandomenico - l'umanità ha preso coscienza della necessaria sostenibilità dell'operare di qualsivoglia essere umano, tanto nella sua dimensione per così dire privata, tanto nei rapporti con gli altri e con il pianeta nella sua dimensione lavorativa, contribuendo a uno sviluppo economico globale equilibrato che salvaguardi la qualità della vita delle generazioni future. La locuzione "comportamento sostenibile", declinata agli inizi degli anni ottanta del novecento con riferimento alle problematiche di utilizzo responsabile delle risorse naturali e quindi in relazione ad aspetti eco-ambientali, oggi connota anche le nuove modalità espressive della creatività in campo artistico conseguenti allo sviluppo incessante delle nuove tecnologie, le quali hanno snaturato le tassonomie classiche dell'arte, che trova sempre più negli applicativi informatici/telematici il mezzo naturale per venire ad esistenza, quasi per rivelarsi. Si tratta di una piattaforma concettuale in continua evoluzione, su cui si gioca il futuro dell'arte contemporanea».

Inoltre sono affrontate altre questioni, sempre “sostenibili”: quella dei “ponti” tra le arti, vale a dire delle connessioni fattuali/esperienziali tra modalità espressive differenti, ognuna stigmatizzata nel sistema storico dell’arte con una precisa tassonomia (musica, pittura, scultura, arti applicate, etc.), e quella della natura intrinsecamente interdisciplinare dell’arte stessa, che oggi più che mai naufraga nella psicologia e in quel complesso sistema che attiene il benessere interiore e fisiologico della persona. Le opere dell’artista Stefania Bolognese rappresentano una pregnante case history di arte sostenibile, innescando un affascinante dialogo tra differenti linguaggi creativi di notevole impatto estetico ed emozionale.

Varie le personalità della cultura e delle istituzioni che intervengono al dibattito, tra cui Diana Alessandrini, giornalista RAI RADIO 1, storica dell'arte, e M° Edda Silvestri, già direttrice del Conservatorio Santa Cecilia in Roma e direttrice del dipartimento di musica dell’Accademia Internazionale di Musica e Arte di Roma.

Il focus è naturalmente posto sulla risposta creativa al Covid-19, interessante leva di produzioni artistiche che confermano la intrinseca “socialità” dell’arte contemporanea e quindi la sua connotazione inevitabilmente sostenibile.

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Per informazioni: Associazione Ethicando (www.ethicando.it)

E-mail: ethicando.presidency@gmail.com

28-30.10.2021 - Mostra Personale SACRO PROFANO di ROBERTO ROCCO

Giovedì 28 ottobre 2021, ore 14:00-18:00, avviene la presentazione della mostra personale dell’artista fotografo Roberto Rocco presso l’Ex Chiesa di San Carpoforo dell’Accademia di Belle Arti di Brera, in via Marco Formentini n. 14 a Milano, curata artisticamente dal critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico.

La prestigiosa esposizione è svolta nell’ambito dell’iniziativa didattica MUSICA E FOTOGRAFIA del Master SOUNDART dell’ARD&NT Institute (Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) e del Corso di Storia della Musica e del Teatro Musicale del prof. Roberto Favaro, con il coinvolgimento dei relativi studenti che realizzano un’installazione sonora ispirata alle opere dell’artista.

Patrocinata dall’ARD&NT Institute e da Ethicando Association di Milano, con la collaborazione mediatica di Crea Italia Connections e di Betting On Italy, la mostra consta di 40 opere fotografiche di cui 16 esposte fisicamente e le restanti proiettate.

Roberto Rocco è il fotografo romano, che dopo un primo approccio cinematografico con il film “La bisbetica domata” (“The Taming of the Shrew”) (1967), con Richard Burton ed Elizabeth Taylor, in cui assiste Franco Zeffirelli nel filmmaking, cui seguono altre esperienze anche televisive, si dedica negli USA e in Italia alla fotografia collaborando con le più importanti testate americane, da Harper's BAZAAR a Vogue, fotografando star del cinema e dello spettacolo del calibro di Monica Bellucci, Julia Roberts, Cameron Diaz, Mickey Rourke, Jeff Colburn, Quincy Jones, Robert de Niro, Harvey Keitel, Madonna, Claudia Cardinale e tanti altri.

Nel 2020, agli albori della grande pandemia, si dedica a una nuova produzione fotografica, SACRO PROFANO, realizzando 40 immagini che indagano la spiritualità dell’animo umano nell’era contemporanea.

«Rocco si confronta con le iconografie bibliche – commenta il curatore Marco Eugenio Di Giandomenico - proponendone una rivisitazione in chiave contemporanea, laddove persone comuni e personaggi più o meno famosi del mondo dello spettacolo e del cinema diventano interpreti di immagini che da più di duemila anni fanno parte dell’immaginario collettivo. Un’attenta ricostruzione di ambienti, costumi e movenze rendono ogni “fotografia” una sorta di trasposizione visiva di tableau vivant a mo’ di scenografie teatrali, dove l’apparente dissacrazione dell’originale impianto teleologico  iconografico naufraga in un nuovo percorso narrativo, in cui i temi sacri risultano per così dire “mondanizzati”, sancendone tuttavia una naturale distanza che vanifica qualunque forma di contaminazione, e immergendo l’osservatore in un’esperienza estetica ed emozionale senza precedenti nel panorama dell’arte contemporanea.

Nelle immagini di Rocco la fotografia dialoga con la pittura, la scultura, la scrittura, il cinema, il teatro, il design, la musica, e gli antichi simulacri biblici trovano una nuova esistenza contemporanea che non contraddice l’originale leitmotiv sacro, bensì lo vivifica a contrariis. Tale nuova esistenza si esprime, infatti, attraverso un “profano” che sottolinea l’assenza del “sacro”, ma che in realtà lo richiama, innescando quell’antinomia spirituale su cui si fonda l’intero impianto religioso cristiano, in quanto vivere l’assenza della Luce, vivere il peccato, è l’esperienza maestra per rinnegarlo, per aderire incondizionatamente al Trascendente, che si rivela come Verità proprio grazie all’errore della sua negazione in cui cade l’essere umano da Adamo ed Eva in poi».