Con grande successo, sabato 23 febbraio 2019, presso la Sala Napoleonica dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, è stata inaugurata la mostra personale dell’artista rumeno Ioan Sbarciu, curata dal critico d’arte Marco Eugenio di Giandomenico e organizzata dall’ARD&NT Institute (Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano).
L’iniziativa è avvenuta nell’ambito di un workshop realizzato dagli studenti del master SOUNDART dell’ARD&NT Institute , diretto da Roberto Favaro – Ben Ni, Laura D’Auria, Marco Gentilini, Marius Lawler Berardinelli (Mariusphere), Li Luo, Jessica Moscaritolo, Chiara Papèra – i quali hanno realizzato un’installazione sonora nella prestigiosa location espositiva con musiche composte ad hoc ispirate all’arte e alla personalità di Sbarciu.
Nelle giornate espositive il pubblico intervenuto ha potuto godere di un’esposizione multidisciplinare dove la pittura e la scultura di Sbarciu hanno dialogato con la musica dei giovani artisti in un mix espressivo creativo di notevole impatto emozionale ed estetico.
L’evento è stato occasione anche per la presentazione dei master di I livello attivati dall’ARD&NT Institute e riconosciuti dall’Accademia di Belle Arti di Brera, tra cui il master L’ALTRA FOTOGRAFIA, diretto da Roberto Rosso, il quale è intervenuto con un’interessante relazione sui rapporti tra arte e fotografia contemporanea.
Numerosi gli interventi di accademici e personalità della cultura. Dopo la relazione di Roberto Favaro, vice direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera e presidente dell’ARD&NT Institute, e lo speech critico di Marco Eugenio Di Giandomenico, Antonio Ciurleo, direttore della Scuola di Progettazione Artistica per l'Impresa dell’Accademia di Belle Arti di Brera, ha rimarcato efficacemente l’importanza di workshop interdisciplinari dove gli studenti possano entrare in contatto e confrontarsi con artisti internazionali del calibro di Sbarciu, acquisendo competenze e recependo stimoli utili al loro percorso accademico e artistico.
L’iniziativa è avvenuta durante la settimana della moda milanese e quindi ha guadagnato un pubblico supplementare che ha espresso vivo e sincero apprezzamento.
« Sbârciu è senza dubbio un artista “sostenibile” - commenta il curatore Marco Eugenio Di Giandomenico - in quanto la sua arte è “bella” e quindi “buona” in senso aristotelico, foriera di un messaggio di edificazione sociale, e lui stesso si fa promotore e portavoce di tanti artisti della sua città, divenendone punto di riferimento, fonda la Cluj Painting School, svolgendo una funzione quasi di catalizzatore di creatività, cercando di supportare giovani pittori spesso disorientati in una realtà nazionale rumena che ancora conserva le ferite di un passato prossimo difficile e devastante, assente nella memoria delle nuove generazioni, ma ben presente in quella dei loro genitori e nonni, e dove l’Europa è ancora una bella chimera difficile da identificare e decodificare ».
L’evento ha goduto degli scatti del fotografo Ruben Zanetti, nonché dell’intervento di Francesco Palmariggi, in qualità di exhibit supervisor.