Film GIANTS IN MILAN - IL PICCOLO

Sabato 10 dicembre, alle ore 18, nella Scatola Magica del Teatro Strehler, è stato proiettato il film “IL PICCOLO. Giants in Milan” diretto da Andrea Bellati. La presentazione dell’ottavo volume del percorso tra passato e presente, ideato da Pino Farinotti, che ha avuto questa volta al centro il Piccolo Teatro di Milano e la sua storia, è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione Ethicando, presieduta da Marco Eugenio Di Giandomenico.

Ospite d’onore della serata Ornella Vanoni. Chairman dell’evento: Marco Eugenio Di Giandomenico

Claudio Abbado affermava: "La cultura è un bene primario come l'acqua; i teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti." Pino Farinotti ha deciso in questa occasione di porre al centro della sua ricerca un poderoso 'acquedotto' che ha fatto conoscere Milano anche in Paesi in cui non la si era mai sentita nominare. Basta pensare a uno spettacolo su tutti, l'Arlecchino servitore di due padroni, per averne la prova. Il testo è di Goldoni, come è noto. Ma è altrettanto noto che è diventato nel corso del tempo di Strehler e Soleri nonché del Piccolo. Allo stesso modo, tante produzioni del Teatro milanese per antonomasia sono entrate nella storia della cultura teatrale. Farinotti lascia ampio spazio alle voci più diverse. Ecco allora che Giorgio Strehler e Luca Ronconi occupano il proscenio con interventi che ci ricordano come il passato dei Grandi non sia mai alle spalle ma continui ad alimentare il presente. Accanto alle loro, le testimonianze di chi li ha conosciuti calcando le assi del palcoscenico e di chi ha goduto i frutti di quelle collaborazioni “sentendosi venire la pelle d'oca”, come ricorda Maurizio Porro. Con la nomina a direttore di Sergio Escobar nel 1998 il Piccolo rafforza la sua identità di Teatro d’Europa. E’ lo stesso Escobar a raccontare l’evoluzione artistica-culturale e la sua lunga collaborazione con Luca Ronconi. Farinotti non dimentica che l'Arte ha bisogno di mecenati e di organizzatori e quindi rievoca la figura del sindaco Greppi, che volle fortissimamente il Piccolo Teatro (anche contro chi già allora pensava che la cultura non sfamasse e quindi avesse un valore secondario) facendolo ricordare da chi si è seduto al suo posto, Giuliano Pisapia. Aleggia poi su tutti la figura di quel grande manager culturale (anche se allora questo termine non era d'uso comune) che è stato Paolo Grassi, capace di grandi liti con l'amico Giorgio Strehler, accesi confronti da cui scaturivano spettacoli indimenticabili. Farinotti ricorda due volte la canzone di Strehler/Carpi "Ma mi" che si conclude con "Mi parli no! (Io non parlo)". È il modo giusto per riaffermare valori di coerenza e coraggio onorando un'istituzione in cui invece la parola si è fatta vita e proposta di riflessione. Al volume partecipano Stefano Massini (autore e consulente artistico del Piccolo Teatro), Giulia Lazzarini (attrice), Ornella Vanoni (attrice e cantante), Marco Eugenio Di Giandomenico (economista dell’arte),  Ferruccio De Bortoli ( giornalista) e Andrea Camilleri (scrittore). 

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